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martedì 9 novembre 2010

No ai movimenti pro vita nei consultori pubblici

Martedì 9,alle ore 15,30, sarà discusso nel consiglio regionale piemontese l’ordine del giorno che chiede di sospendere la pubblicazione della delibera di giunta e il relativo Protocollo che introduce nei Consultori pubblici la presenza dei volontari dei movimenti pro vita.
Il documento, denuncia il fatto che il Protocollo regionale sta creando uno scontro ideologico tra chi, intende solamente rafforzare la rete delle associazioni che si definiscono “in difesa della vita” e chi la vita la difende davvero, nel pieno rispetto della legge e della donna.
Le istituzioni non devono fare da arbitro, ma hanno l’obbligo di dettare norme che non confliggano con le leggi vigenti ed è, quindi, del tutto inaccettabile la campagna che il Governatore Cota ha scatenato contro i consultori piemontesi, che applicano correttamente la legge 194, in tutti i suoi aspetti, delle prevenzione e della tutela sanitaria e psicologica della donna.
Sono ben altri gli interventi che vanno nella direzione della prevenzione dell’aborto: la contraccezione gratuita,il lavoro in rete tra i servizi, l’introduzione di mediatori culturali e di programmi specifici per le donne straniere, la distribuzione equilibrata del numero degli obiettori tra le varie strutture sanitarie, l’educazione sessuale nelle scuole , la creazione di case protette per donne in difficoltà.
Ed è per questo che è importante sostenere questa battaglia insieme alle professionalità del settore, alle associazioni, alle donne e agli uomini convinti che la tutela della salute della donna, della maternità consapevole, del rispetto della vita umana non ha bisogno di vuota retorica, piuttosto di investimenti concreti, in termini economici e di competenze.
Per questi motivi ci sarà un presidio

MARTEDì 9 in via Alfieri 15 , davanti a PALAZZO LASCARIS
con un banchetto informativo

Lo stesso giorno alle ore 15,30 è prevista la Discussionein aula.

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